COS’È L’INFLAZIONE?

inflazione

Per inflazione si intende un aumento generalizzato dei prezzi. È un indicatore di quanto i prezzi salgono “in media” nel corso del tempo.
Saperlo è importante perché esprime “valore interno” della moneta, il cosiddetto potere d’acquisto.

Facciamo un esempio: se in economia ci sono solo due beni, il pane e il riso, e con 10 euro posso acquistare 1kg di pane e un 1kg di riso, che costano entrambi 5€ al chilo. Ecco, questo è ciò che in gergo tecnico si chiama “paniere”, un paniere composto da un chilo di riso e un chilo di pane (paniere = 1kg riso + 1kg pane).

Se tra un anno il prezzo del pane aumenta del 10%, serviranno 10,5€ per comprare lo stesso paniere di beni (ovvero: 5€ per il riso e 5,5 per il pane), che corrisponde a un’inflazione del 5%.

Come vediamo, l’inflazione non colpisce tutti i beni presenti nell’economia allo stesso modo. Per esempio, una persona sarà più o meno colpita dall’inflazione a seconda di quanto pane o quanto riso consuma.

Ecco, al posto del pane e del riso metteteci una “selezione” di beni stabilita dall’ISTAT ed otterrete il tasso d’inflazione di cui parlano i giornali.


 

Ora, al contrario del terrorismo mediatico, l’inflazione non è lo spauracchio che ci fanno credere.

Fino a quando è rimasta in vigore l’indicizzazione dei salari (la cosiddetta scala mobile) l’inflazione non danneggiava AFFATTO i redditi fissi (che la recuperavano quasi totalmente in busta paga); né i lavoratori autonomi, né i datori di lavoro, che potevano sempre “aggiornare” i prezzi e quindi i propri redditi.

La categoria più svantaggiata dall’inflazione erano i cosiddetti “rentiers”, i percettori di rendite, soprattutto finanziarie. Un capitale a svariati zeri veniva fortemente “ridimensionato” dall’inflazione qualora non fosse stato investito.

 


L’inflazione perciò è nemica prima di tutto dei mercati finanziari.


Perché? Semplicemente perché il risparmio, essendo un accantonamento "fuori dal mercato" - inteso come spesa ed investimento - non può essere rivalutato dalle dinamiche del mercato stesso.

Certo, non siamo qui a fare un’ode all’inflazione. Inflazioni in doppia cifra per molti anni fanno indubbiamente malissimo perché scoraggiano gli investimenti e i risparmi. Ma una moderata inflazione è accettabilissima per tutti.

Tuttavia, la BCE ha l’obiettivo di mantenere l’inflazione al 2%, e vi lascio immaginare a chi vanno i maggiori benefici di questo.

 

 

Viaggio nel mito dell’inflazione

COS'È LA DEFLAZIONE?

Viceversa la “deflazione” è un calo generalizzato dei prezzi. Ora, detta così sembra una cosa bella la deflazione: i prezzi scendono, la moneta “vale di più”. Beh non è così, e per capire il perché occorre spiegare da cosa deriva l’inflazione.

L’inflazione è dovuta a molti fattori, ma due sono indubbiamente i più importanti:

- l’inflazione da costi: il prezzo finale aumenta se aumentano i costi di produzione: materie prime e costo del lavoro ma anche la tassazione. Se io produco calzini ed aumenta il costo del cotone, sicuramente dovrò aumentare i prezzi per ottenere lo stesso profitto.

- l’inflazione da domanda: i prezzi aumentano se, a parità di prodotti offerti, aumenta la domanda, ad esempio il costo di una cena al ristorante la sera di Natale. Oppure a parità di domanda, diminuisce l’offerta, ad esempio il prezzo degli ortaggi dopo una gelata che ha distrutto molti raccolti. Questi sono due esempi semplici che chiunque di voi può incontrare nella vita reale.

Prendiamo in esempio il calo del greggio degli ultimi anni, il fatto che il brent fosse calato è stato preso con favore dai consumatori perché in esso vedevano un calo dei prezzi alla pompa.
In pochi però si sono chiesti le ragioni di questo calo ed avrebbero fatto bene a farlo.

Calo dei prezzi significa, come abbiamo visto, una delle due cose: aumento dell'offerta o diminuzione della domanda.

A parte una sorta di guerra commerciale fra Russia, Lega araba e USA, il fattore principale del calo dei prezzi (che ha coinvolto anche l'acciaio) è stato il calo della domanda.

La minore domanda di materie prime significa che è l'economia è in contrazione perché la produzione dei beni è calata (a fronte di una riduzione della domanda di beni).

Quindi una riduzione dei costi delle materie prime è spesso il primo campanello d'allarme per l'economia e non il contrario.

 


 

 

L'INFLAZIONE SECONDO MILTON FRIEDMAN

Poi c’è l’inflazione “secondo Friedman”, e diciamo così perché dovete sapere che è Il Vangelo seguito dalla BCE e da un po’ tutte le banche centrale dagli anni 80 ad oggi.

Secondo questa teoria l’inflazione non è altro che il risultato di un’equazione matematica.

Se si stampa troppa moneta rispetto ai beni prodotti e disponibili per la vendita, l’inflazione crescerà, viceversa no.

Peccato che la relazione nella vita reale non sia affatto così lineare. Diciamo che se i soldi non vengono spesi, sarà difficile che ci sia abbastanza “domanda” per creare inflazione, come appena spiegato.

Senza spesa e senza consumi l’inflazione non si crea. Ecco perché la deflazione in generale è male, perché discende da scarsi consumi. E scarsi consumi sono dovuti a scarsi redditi, povertà.

Lotta di classe, nient’altro che lotta di classe... Lavoro (dipendente o autonomo) contro rendita.

INFLAZIONE PER CONCLUDERE

Come ho più volte ribadito in diverse sedi, come ad esempio nell'articolo su cos'è la moneta, la moneta in circolazione deve essere SUFFICIENTE (né un soldo di più, né un soldo di meno) a MISURARE LA CAPACITÀ PRODUTTIVA DI UN PAESE.

Stando dentro a questo principio non si dovrebbe configurare un'inflazione eccessiva.

Questo è un metro di giudizio spannometrico che ci aiuta a capire che in una economia sana gli squilibri sono molto attenuati.

 



 Il presente materiale va inteso come di pura divulgazione.
L'Economia Spiegata Facile: benché i dati e i contenuti siano stati vagliati, provengano da fonti ufficiali, siano di valore scientifico e provengano da studi accademici e/o da statistiche ufficiali ed archivi storici, la loro esposizione è volutamente sintetica e semplificata al fine di renderli comprensibili al grande pubblico.
Questo materiale non sostituisce la lettura scientifica o lo studio accademico e/o di più alto profilo.
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