BPVI E VENETO BANCA, TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE: I VIDEO

Flash mob dell'associazione "Noi che credevamo nella BPVI"

BPVI e Veneto Banca, tutto quello che c’è da sapere.

Partecipare nuovamente ad una assemblea dei soci della BPVI è stato per me un nuovo momento di riflessione di fronte, non soltanto alla intricata questione legata alle due banche, ma anche rispetto ai risvolti umani ed alle dinamiche sociali che hanno scatenato le vicende di cui ormai tutti sappiamo essere deflagrate in mezzo alla vita di centinaia di migliaia di persone.

Mischiarsi alle persone è sempre un modo istruttivo di partecipare, ma vi assicuro che in casi quasi estremi come questi è un’esperienza che arricchisce molto di più.
Eccone il resoconto.

 

Assemblea ricca di novità e persino di colpi di scena, quella della settimana scorsa, che ha visto riunirsi circa 1.200 persone assiepate nel palazzetto dello sport Centro Palladio di Vicenza e che ha visto anche infiammarsi l’ambiente quando Fabio Ugone, co-fondatore dell’associazione Noi che credevamo nella BPVI“, ha affrontato vis a vis il sindaco della città, Achille Variati.

Non sono mancati anche spunti sull’intimità del periodo che i risparmiatori stanno attraversando e momenti, come abbiamo detto all’inizio di riflessione.

 


COSA NE SARÀ DI BPVI E VENETO BANCA? UN BREVE VIDEO INTRODUTTIVO


La fluidità della situazione, se da una parte mostra il lato dell’incertezza, dall’altra offre agli oltre 3.000 soci di “Noi che credevamo nella BPVI”, più gli altri 180.000 della banca sparsi per l’Italia, la speranza di recuperare i risparmi di una vita, oltre che ampi spazi di contrattazione sia con il CDA, presieduto da Fabrizio Viola, che addirittura con il Governo in carica.

Questa è la principale certezza che mi sono portato a casa che, se da un lato non garantisce il totale recupero delle somme perse dai risparmiatori, dall’altro consegna ai soci lo scettro della migliore strategia messa in atto e che oggi consente loro di essere sullo stesso piano – anche se non formalmente, di sicuro dal punto di vista strategico – di Atlante, il socio di maggiornaza che detiene il 98% delle azioni di BPVI.

Il che, in tempi di rinuncia alla lotta da parte del cittadino, è un gran bel esempio.

 


 

STANCHI DI ESSERE PRESI IN GIRO DA POLITICI ED ISTITUZIONI

Stanchi di essere presi in giro da politici ed istituzioni. Ecco l’acceso confronto fra il co-fondatore dell’associezione “Noi che credevamo nella BPVI”, Fabio Ugone ed il sindaco di Vicenza, Achille Variati, sul tema delle responsabilità della politica sulla truffa ai danni dei risparmiatori di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

 

 

 


LA CHIESA È UNO DEI CATTIVI PAGATORI. DEBITI PER 12 MILIONI

I debiti della Chiesa verso BPVI chi li paga? Non certo la diocesi di Vicenza L’stituto Baronio è una scuola privata che solo gli abbienti si possono permettere, ma quando viene pubblicata la lista dei cattivi pagatori che hanno spolpato la Banca Popolare di Vicenza si scopre che per pagare le rette ai propri facoltosi studenti, la direzione ha chiesto ed ottenuto prestiti per milioni.

Alla fine risulteranno circa 12.

Oggi sappiamo tutto grazie soprattutto alle ricorstruzioni dei fatti da parte di due giornalisti locali: Marco Milioni (Vvox.it) e Giovanni Coviello (vicenzapiu.it).

 

 


 

FABIO LUGANO CI SPIEGA COSA FARE IN CASO DI POSSESSO DI OBBLIGAZIONI DI BPVI E VENETO BANCA

Ma in caso di possesso di obbligazioni cosa conviene fare? Ce lo spiega in pochi minuti Fabio Lugano.


 

 


 

IL VIDEO COMPLETO

Per assistere all’assemblea e scoprire tutti i nuovi sviluppi e le ipotesi sul futuro di BPVI e Veneto Banca, ecco il filmato completo.


 

 


 

Sito ufficiale dell’associazione: http://noichecredevamonellabpvi.com/

 


 

L'autore in una foto scattata da Fabio Lugano, responsabile tecnico del piano industriale offerto dall'associazione "Noi che credevamo nella BPVI"
L’autore in una foto scattata da Fabio Lugano, responsabile tecnico del piano industriale proposto dall’associazione “Noi che credevamo nella BPVI”
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.