Qualcuno di voi si sarà accorto di fantomatici contatori del debito pubblico italiano sui quali campeggiano informazioni terroristiche false e tendenziose.
- Chi sono questi falsificatori della realtà?
- Quanti debiti hanno e con chi?
- Da chi sono finanziati?
- Che obiettivi hanno?
Ecco la risposta di Economia Spiegata Facile anche grazie a Luca Pezzotta di Economia Per i Cittadini, che ci ha segnalato il caso.
Si chiama Istituto Leoni, è una emanazione della Bocconi ed è presieduto da un componente della famiglia De Benedetti che ha appioppato un buco da 600 milioni a MPS e si permette di fare falsa propaganda sul debito pubblico.
Alcuni dei nostri lettori potrebbero averlo già notato nella stazioni ferroviarie italiane.
È uno pseudo contatore del debito già oggetto di denuncia per procurato allarme e truffa.
L’autore della denuncia è Alberto Micalizzi che annuncia il suo atto attraverso un post su Facebook subito diventato virale.
Per comprendere meglio di cosa stiamo parlando approfondici su contropiano.org.
Indice dei contenuti
DA CHI VIENE EMANATO E CHI FINANZIA L’ISTITUTO BRUNO LEONI?
Per rispondere a questa domanda ci rivolgiamo a scenarieconomici.it che pubblica sul punto un articolo completo (leggi l’articolo).
Se ciò non bastasse ce ne parla anche il Sole 24 ore attraverso un articolo con il quale ci viene ricordato che il presidente dell’Istituto Bruno Leoni è Franco De Benedetti, fratello del più noto Carlo De Benedetti.
La famiglia De Benedetti, azionista di maggioranza di Sorgenia, ha, con questa società, causato un buco da 600 mila euro a Monte dei Paschi di Siena. (leggi l’articolo).
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Nell’artico de “Il Sole” si legge testualmente:
“Tra i protagonisti di spicco più emblematici, come ha ricostruito Il Sole24Ore, figura sicuramente la famiglia De Benedetti e la sua Sorgenia. Emblematica per dimensioni e per quel ruolo innaturale che ha svolto Mps. La Sorgenia si è indebitata per 1,8 miliardi con il sistema bancario. La sola Mps, chissà come, si è caricata di ben un terzo di quel fardello. Seicento milioni erano appannaggio del solo istituto senese che ha fatto lo sforzo più ingente rispetto al pool di 15 istituti che avevano finanziato la società elettrica finita a gambe all’aria. I De Benedetti capita l’antifona della crisi irreversibile non si sono resi disponibili a ricapitalizzare come da richiesta delle banche”…
È evidente che lo scopo di questa campagna elettorale promossa da potenti lobby è quello di spaventare e seminare falsa informazione a mezzo propagandistico.
DEBITO PUBBLICO = CREDITO DEI CITTADINI
(I SOLDI CHE ABBIAMO IN TASCA)
Invece per rispondere sul tema del debito pubblico è presto fatto.
Il debito dello Stato corrisponde agli investimenti fatti dallo stesso + la spesa corrente (pensioni, scuole, ospedali, stipendi del pubblico impiego, ecc.) + i soldi emessi.
Sì, hai capito bene.
Ogni volta che lo Stato mette in circolazione dei nuovi soldi si indebita per la stessa cifra + più gli interessi con i quali dovrà rimborsare chi glieli presta.
Ecco spiegato in questo grafico:
Ai tempi della lira, prima del 1981, era diverso.
Oggi gli interessi sul debito vengono decisi dai mercati finanziari, cioè gli stessi che ci prestano soldi.
Quindi abbattere il debito pubblico significa soprattutto privatizzare le scuole, gli ospedali, il sistema pensionistico e restituire i soldi che abbiamo in tasca.
Per maggiori dettagli approfondisci sull’emissione monetaria e debito pubblico italiano.
PER SAPERNE DI PIÙ SUL DEBITO PUBBLICO
(Ecco gli articoli in cui ne abbiamo già parlato)
- Il debito pubblico è non è un problema?
- Come si finanzia lo Stato sovrano e perché
- Target 2 e LTRO, ecco cosa si nasconde dietro all’austerity
- Austerity: i virtuosi italiani pagano più tasse dei tedeschi, perché?
- La truffa legalizzata del project financing. Il caso della sanità in Toscana